Ugo foaGiornata della memoria, due straordinari testimoni “tra i nostri banchi”

In questi giorni dedicati alla memoria dell’Olocausto abbiamo ascoltato tante parole, testimonianze intense e incredibili che ci hanno riempito il cuore di emozioni, che si fa fatica a descrivere per quanto contrastanti.

Ugo Foa, vittima delle leggi razziali promulgate in Italia nel 1938, ci ha spiegato che privare un ragazzino di undici anni del diritto di andare a scuola è un abominio, che gli sono stati rubati gli anni dell’allegria e spensieratezza. Dolore che noi, in un certo senso, possiamo capire bene perché per tanti mesi siamo stati costretti a rinunciare alla scuola in presenza, e ben sappiamo quanto è difficile vivere lontano dai compagni e da reclusi in casa. Ma la ferita più profonda gli è stata inferta dall’indifferenza della gente che aveva intorno, un’indifferenza complice e assassina che ha permesso alle idee razziste di germogliare e di fare tanto male.

Sami modianoSami Modiano, un sopravvissuto dei campi di concentramento, ci ha presi per mano – anche se in diretta streaming – e ci ha accompagnato delicatamente alla scoperta di fatti atroci, che non immaginavamo possibili. E’ stato difficile trattenere le lacrime, il suo racconto è stato straziante, sconvolgente, ma abbiamo imparato tanto. Innanzitutto che la storia non è fatta di pagine da studiare, ma di donne e uomini che hanno sofferto e lottato per la sopravvivenza. Che gli uomini sono capaci di cose orribili e questo non ce lo dobbiamo scordare mai. Che sapere, per quanto doloroso, è un nostro diritto e va difeso con le unghie e con i denti; solo se si conosce cos’è il male si può fronteggiarlo.

La promessa che vogliamo farci e fare a questi uomini straordinari è che noi ci impegneremo nel nostro piccolo a coltivare la memoria perché abbiamo fame di pace e di giustizia e ci piacerebbe tanto, un giorno, prendere il “testimone dei testimoni”.

Le alunne e gli alunni della 3A