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20 Gennaio 2023

Giornata della memoria – Iniziative culturali dal giorno 22 gennaio

Ricordare la Memoria non è mai cosa semplice, è dolorosa e insieme imbarazzante, ma proprio perchè non
è ricordo ma Memoria appartiene a tutti noi che abbiamo il dovere della Memoria, per noi stessi, per i
giovani, per le generazioni future.
Nel novembre del 2005 l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite con la risoluzione 60/7 ha stabilito il 27
gennaio come Giornata internazionale di commemorazione in memoria delle vittime della Shoah. Nelle
intenzioni di chi ha scelto questo giorno, si è voluto dare una dimensione universale capace di spingere ed
incoraggiare ogni individuo al rispetto dei diritti umani con l’obiettivo di sensibilizzarci e allontanarci da
quel processo di anestetizzazione del e dal dolore e sofferenza dell’Altro che non ci appartiene. Oggi
viviamo in una società che ci spinge da una parte a difenderci con l’oblio dall’orrore di ciò che è successo in
passato ma ci chiede anche di essere responsabili e rispettosi verso l’essere umano, senza riserve. Ci ricorda
che l’ignoranza, l’intolleranza etnica e religiosa, la violenza contro persone, le guerre, gli orrori, il non
rispetto dei diritti umani sono sempre in agguato e noi dobbiamo avere Memoria di ciò che la storia ci ha
tramandato affinchè non succeda mai più.
Tra il 1939 e il 1945 in Europa si consumò la più grande tragedia della storia dell’Umanità. 13.000.000 di
individui furono sterminati, ridotti in cenere nelle camere a gas. Di questi, 6.000.000 erano ebrei, il restante
era rappresentato da Rom, omosessuali, prigionieri politici, deliquenti, disabili, ecc. Untermenschen –
sottouomini, così come li chiamavano i tedeschi.
Quello che è rimasto della grande tragedia, la Shoah, sono i sopravvissuti e le loro testimonianze. Alcuni di
loro non sono più in vita, altri sono rimasti in qualche modo a sopravvivere per più o meno tempo. Tutti
hanno lasciato un insegnamento importante su come anche il dolore, il lutto più grande può essere
trasformato, rielaborato e diventare qualcosa di bello, creativo, utile per sé e per gli altri.
Si riportano qui alcune testimonianze:
PRIMO LEVI: tratto da guida a “Se questo è un uomo”
Scrivere quel libro fu per Levi una sorta di terapia
“quando tornai a casa non mi sentivo assolutamente in pace. Mi sentivo invece profondamente turbato. Un
certo istinto mi spinse a raccontare la mia vicenda…”
La raccontai verbalmente a chiunque […] poi qualcuno mi consigliò, dicendomi che avrei potuto scriverla.
Così ci provai, e attraverso l’atto della scrittura, provai un senso di progressiva guarigione.

PIETRO TERRACINA: tratto da un’intervista a Lisa Ginzburg
“Sono stato tantissimi anni senza raccontare a nessuno quello che è accaduto. Neppure con gli amici e le
persone più care ho parlato mai. Probabilmente pensavo di essermi liberato dal passato. Invece il passato

rimaneva sempre dentro di me. Così decisi che era arrivato il momento in cui la gente doveva sapere quello
che era stato.”

EDITH EVA EGER: tratto dal libro “la scelta di Edith”
Ebrea ungherese, ballerina, si trasferisce negli Stati uniti laurendosi in Psicologia. Si specializza nel recupero
dei pazienti affetti da disturbo post traumatico. Queste le sue parole:
“A guarirci non è il tempo. È il modo in cui s’impiega. Guarire è possibile quando scegliamo di assumerci la
responsabiltà e quando scegliamo finalmente di liberare la ferita, di abbandonare il passato e la sofferenza.
Il peggior campo di concentramento è la propria mente. La libertà e guarigione iniziano quando impariamo
ad affrontare il nostro dolore.”

SAMI MODIANO: da un’intervista su SKY TG24
Nel 2005, spinto da Piero Terracina accompagna, per la prima volta, 300 ragazzi romani ad Auschwitz. Lì
rivive gli orrori di 60 anni prima.
“Nessuno esce da Birkenau. Sto rivivendo gli stessi orrori. Ho pianto, raccontando ai ragazzi quello che
avevo vissuto. Voltandomi mi sono acccorto che i ragazzi che erano con me piangevano, e allora ho capito
che ero sopravvissuto affinchè potessi raccontare. Ho capito tardi, troppo tardi, ma ho capito.”

Approfondimenti

* Suggerimenti di lettura sulla Shoah:
Se questo è un uomo, Primo Levi
La tregua, Primo Levi
La sarta di Dachau, Mary Chamberlain
La Repubblica delle farfalle, Matteo Corradini
Il sacchetto di biglie, Joseph Joffo

* Video




* Altre iniziative legate alla Giornata della Memoria:

Iniziative e attività

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