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23 Aprile 2021

Il 25 aprile, festa della Liberazione

Dopo la caduta di Mussolini, il 25 luglio 1943, le forze politiche italiane soppresse dal fascismo si
riorganizzarono dando vita a un movimento di opposizione in risposta all’occupazione delle truppe
tedesche e al regime repressivo dei Repubblichini, che prese il nome di Resistenza.
Resistenza fu un movimento complesso che riuniva diversi orientamenti politici ma coinvolse anche
la popolazione civile, i giovani, donne e bambini e in alcuni casi il clero.
Più tardi si aggiunsero le forze sociali conservatrici e gli stessi Savoia che si erano dissociati il 25 luglio
del 1943.
Tutte le forze politiche furono coordinate dal CLN (Comitato di Liberazione Nazionale) a livello
provinciale e regionale e a Milano, il CLNAI (Comitato di Liberazione Nazional e per l’Alta Italia)
ricevette dal governo di Roma una delega per poter dirigere la guerra nell’Italia ancora occupata.
«Aldo dice 26 per 1»: con questa frase si apriva il telegramma inviato il 24 aprile dal CLNAI
piemontese a tutti i comandi partigiani di zona.
La mattina del 25 aprile, la voce di Sandro Pertini, del CLNAI, annunciava un’insurrezione generale e
alla frase: «Arrendersi o perire» si chiedeva la resa incondizionata delle forze nazi-fasciste.
Il 25 aprile 1945 segnò la conclusione di un lungo tragico periodo iniziato con il fascismo e conclusosi
con la sconfitta italiana, ma rappresenta anche il punto di partenza del processo di costruzione della
democrazia italiana.
Fu il principe Umberto di Savoia che con il decreto legislativo del 22 aprile 1946 decretò: «A
celebrazione della totale liberazione del territorio italiano, il 25 aprile 1946 è dichiarato Festa
Nazionale».


La casa in collina – Cesare Pavese

Il 25 aprile, festa della Liberazione
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