La moda sostenibile

La moda sostenibile: il delicato rapporto tra abbigliamento e pianeta

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Secondo alcuni studi, l’industria della moda risulta molto inquinante. I dati forniti dalla Federazione europea, ad esempio, affermano che il 73% dei materiali utilizzati per la produzione di abbigliamento finisce in discarica e solamente l’1% di essi viene riciclato. Per evitare tutti questi sprechi, bisognerebbe passare, anche nel campo della moda, da un modello di economia lineare, che produce sicuramente più rifiuti, a un tipo di economia circolare.

Che cos’è un sistema circolare della moda?
Un sistema circolare riutilizza i materiali a disposizione. Quindi un’idea da attuare per incentivare questo cambiamento (da lineare a circolare) potrebbe essere quella di considerare le nostre collezioni di vestiti anch’esse “circolari”. Pensiamo, ad esempio, all’impatto positivo sul pianeta del settore vintage.

Perché riciclare i vestiti
La produzione di abbigliamento è un processo che influisce sull’ambiente. Un altro modo per contribuire a ridurre l’inquinamento sul pianeta è, quindi, quello di acquistare indumenti che sono stati prodotti attraverso del riciclo tessile. Il tutto può comportare un minor impatto ambientale, contribuendo così al risparmio idrico, energetico e a una minore produzione di vestiti.

Alcuni esempi di tessuti riciclabili e naturali
– poliestere: prodotto attraverso il riciclaggio di bottiglie di plastiche.
– nylon: richiede molti anni per decomporsi e quindi può essere riusato.
– seta: non rilascia sostanze inquinanti.
– lana: evita l’utilizzo dell’acqua e delle sostanze chimiche.

Tra i brand attenti al concetto di “moda sostenibile” ci sono
– Organik Style, nato in puglia, che produce scarpe e accessori 100% vegane.
– Collina Strada: il brand new age in favore dell’ambiente. Nato a New York nel 2014, i vestiti      sono fatti di materiali riciclati.
– G-star: lo stile ecosostenibile dell’Olanda. Nato in Olanda nel 1982, è un brand attento alla salvaguardia dell’ambiente.

Anche i grandi marchi si stanno rendendo conto dell’importanza del riciclo, nel loro caso della moda sostenibile. Come ad esempio Gucci, il quale ha ricevuto il riconoscimento Eco-Age Brandmark per il suo continuo impegno.

Giulia C. e Giulia B.