Inquinamento marino

Inquinamento del mare:

un problema da risolvere che riguarda tutti noi

Gabbiano
(Immagine via)

Ci capita ormai tutti gli anni di andare al mare e trovarlo a volte in condizioni davvero pessime. Tra le cause ci sono i rifiuti di plastica che si possono trovare dentro. Alcuni studi dicono infatti che ogni anno nelle acque dei nostri mari si trovino tra le 4 alle 12 tonnellate di plastica, che costituiscono l’80% dell’inquinamento marino. Secondo alcune stime sono già finite nei nostri fondali marini più di 80 milioni di tonnellate.
La plastica è la causa maggiore ma non è l’unica:
Il petrolio è all’origine di alcuni disastri naturali, la sua dispersione nelle acque è una conseguenza delle trivellazioni e dei trasporti su nave. I danni provocati all’ecosistema marino si protraggono per anni.
Anche l’agricoltura può essere rischiosa. I pesticidi e i fertilizzanti impiegati nei campi, a causa delle piogge o della semplice irrigazione, finiscono nelle acque marine. Maggiore è la concimazione che defluisce in mare e maggiore è la crescita di alghe che esauriscono l’ossigeno nell’acqua provocando la morte degli animali che ci vivono dentro.

Foto di rifiuti nel mare
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La responsabilità è anche dei pescatori: a volte gettano in mare le reti consumate e altre volte sono invece alcuni pezzi che si staccano andando a finire dispersi. In queste reti restano poi impigliati numerosi esemplari di animali marini.

Come risolvere il problema

Per risolvere questo grande problema è fondamentale il nostro contributo, attraverso la raccolta differenziata: noi tutti siamo chiamati a farla, perché l’inquinamento delle acque non è qualcosa che ci sta lontano e non ci riguarda. Dobbiamo riciclare la plastica che consumiamo in maniera corretta e in modo tale da garantirne un corretto smaltimento e riutilizzo affinché non finisca più nei nostri mari.

 Giorgia D.B.